
A cosa serve?
CASE STUDIES
Educazionale
Il patrimonio perduto dei ponti in ferro a Roma

Roma
Cliente
Ponte Garibaldi
Ufficio Idraulico Municipale diretto dall’Ing. Angelo Vescovali
Carpenteria metallica: Officine Trady & Benech di Savona
Costruzione: impresa C. Zschokke & P. Terrier, 1888.
Ponte degli Alari
Carpenteria metallica e costruzione: Società Nazionale Officine di Savigliano (SNOS), 1889.
Gruppo di ricerca: Prof. Renato Morganti, Prof.ssa Alessandra Tosone, Ing. PhD Matteo Abita, Ing. PhD Danilo Di Donato.
Responsabile della modellazione: Ing. PhD Matteo Abita.
Il progetto di ricerca descrive la modellazione secondo la metodologia BIM applicata mediante il software Tekla Structures di due ponti in ferro di Roma: il Ponte Garibaldi, ancora presente ma radicalmente trasformato, e il Ponte degli Alari, completamente demolito, grazie alla disponibilità di adeguata documentazione archivistica e di alcune prove in loco. La ricostruzione virtuale dei due casi studio consente di diffondere la conoscenza di un patrimonio perduto, di facilitare la divulgazione delle tecnologie storiche e di recuperare l’immagine insolita di strutture esposte in ferro e acciaio circondate dall’antico panorama della Città Eterna.
Funzionalità di Tekla Structures e vantaggi evidenziati
La scelta di Tekla Structures come strumento di riferimento per l’applicazione della metodologia BIM sui casi di studio è stata cruciale per il raggiungimento di un modello informatizzato, fedele alla configurazione originale dei ponti in ferro. Gli elementi costruttivi già presenti nelle librerie del software sono stati facilmente adattati alle geometrie e alle caratteristiche materico-costitutive dei componenti storici. Questi ultimi sono stati sagomati seguendo sia la documentazione di progetto, non potendo contare su dati provenienti da rilievo, sia alcune verifiche condotte sulle membrature metalliche riutilizzate in altri ponti romani. Gli elementi strutturali sono stati assemblati nel modello valutando la loro congruenza di montaggio nel cantiere storico per finalità scientifiche ed educative. Infatti, i componenti del ponte possono essere interrogati fornendo informazioni sulla costruzione dell’opera, quali rapporti quantitativi e fotografie dell’epoca, mediante la personalizzazione dei campi descrittivi dei componenti già compiutamente organizzati da Tekla Structures. L’interoperabilità con altri programmi per la gestione di supporti in formato vettoriale o il controllo delle componenti d’impalcato è stata condotta in modo efficiente grazie a Tekla Structures. Un’ulteriore conferma è data dall’esportazione finale dei modelli per il fotoinserimento dei ponti nel contesto attuale della città, che consente di recuperare l’aspetto originale dell’infrastruttura e il suggestivo accostamento tra antichità romane e strutture metalliche.
Nella seconda metà del XIX secolo la città di Roma conobbe un periodo di grandi trasformazioni ed in particolare il governo del nuovo Regno d’Italia spinse fortemente la modernizzazione dell’Urbe, cercando di seguire i modelli delle principali capitali europee. Uno dei segni più rilevanti di quel periodo fu la costruzione di numerosi ponti di ferro e acciaio lungo il Tevere, per i quali furono impiegati sistemi resistenti diversi, dal ponte sospeso a quello a travata reticolare e a parete piena, e furono testate molte tecnologie sperimentali per il contesto italiano, rappresentando una fase cruciale per l’importazione di un know-how industriale proveniente dai paesi più avanzati del Nord Europa. Nel XX secolo la maggior parte di questi ponti sono stati purtroppo sostituiti, perdendo un prezioso patrimonio che era fortemente legato alla cultura tecnologica dell’epoca.