La determinazione dell’azione sismica di progetto, rispetto ai diversi stati limite, è funzione della stratigrafia e della morfologia del sito che ne influenzano la risposta sismica.
Il più delle volte le condizioni stratigrafiche e le caratteristiche dei terreni sono molto distanti dalla riconducibilità alle categorie stratigrafiche e topografiche definite dalle NTC 2018 Tab. 3.2.II e Tab. 3.2.III, pertanto la valutazione dell’azione sismica secondo l’approccio semplificato indicato dalle norme non è utilizzabile e bisogna predisporre delle specifiche analisi di risposta sismica locale. Alla scala dell’opera, le analisi di risposta sismica locale consentono di tener conto dell’influenza delle particolari condizioni morfologiche e stratigrafiche sul segnale sismico che arriva in superficie.
Il paragrafo 7.2.6. delle NTC 2018 riporta che le analisi di risposta sismica locale vanno condotte mediante l’impiego di metodi e modelli di comprovata validità.
I metodi numerici al continuo rappresentano il miglior metodo di analisi di risposta sismica locale, soprattutto perché consentono l’impiego di un approccio bidimensionale del fenomeno.
L’approccio 2D è preferibile a quello 1D in quanto consente di mettere in conto gli effetti di bordo e la focalizzazione delle onde; pertanto, è contemplata sia l’amplificazione stratigrafica che topografica.
Nel seguito verrà proposto un interessante studio dinamico di risposta sismica locale per una diga in terra applicando il metodo alle differenze finite con Flac2D.