10 MARZO 2023

Interazione tra Criteri Ambientali Minimi (CAM) e BIM: approcci digitali alla sostenibilità

by Flavia Tarsilla

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente, volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.

I CAM sono definiti all’interno del “Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione" (PAN GPP) e sono adottati con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica.

La loro applicazione sistematica ed omogenea ha l’obiettivo di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili. Questo produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.

Gli approcci metodologici e procedurali tipici di una gestione del procedimento attraverso il BIM possono favorire il rispetto dei CAM?

Uno dei CAM in vigore, Affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi, riguarda proprio la progettazione tramite metodologia BIM e approcci digitali che diventano fattori abilitanti per le attività di manutenzione di un’opera e di gestione della stessa.

Quali sono le metodologie e le strategie adottate per integrare queste due importanti tematiche, sempre più di rilevanza nelle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e appalto lavori?
La parola a Roberto Giangualano,
Business Development Manager del BIM & Digitalisation Consulting Services Department di Harpaceas, e a Marco Caserio, esperto, certificato e docente CAM, già segretario nazionale dell'Istituto Nazionale di BIO Architettura.

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